Uno degli obiettivi più interessanti raggiunti nell’abito del progetto nazionale “Oculus” è indubbiamente la ricerca “La creatività urbana tra scenari e mercati. Prospettive e sviluppi”, curata da tre autori che afferiscono all’Università degli Studi “Suor Osola Benincasa” di Napoli, la cui individuazione è avvenuta a cura di “INOPINATUM” Centro Studi sulla Creatività Urbana lì istituito, con la supervisione di INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.

Lo studio si è reso necessario al fine di porre il transito da scenari a mercati, da osservazione ad operazione, da fruizione a produzione nell’ambito della creatività urbana, quale momento storico per una inedita occupabilità di giovani formati al settore stesso. Suddivisa tra scenari e pratiche, la ricerca consta, dunque, di due sezioni: la prima, costituita da una raccolta di contributi scientifici su quegli scenari tematici dove la creatività urbana potrebbe avere, rendere e fruttare nuove chance operative per giovani formati/e in maniera specializzata; la seconda, si concentra propriamente, invece, su tre ambiti di ricerca e sviluppo che più sembrano settori concreti d’applicazione: conservazione e restauro; diritto d’autore e riproducibilità commerciale; marketing e comunicazione.

Gli esiti generali incoraggiano a credere che il percorso promosso da “Oculus” di una possibile formazione alla creatività urbana sia anche preferibile per comprendere al meglio, e grazie all’apporto degli esperti di settore, quante e quali siano le opere che dovrebbero essere tutelate, conservate e forse restaurate; quali artisti corrono o correranno il rischio di sottoporre le proprie opere agli abusi commerciali a vantaggio di terzi; quante aziende o agenzie desiderano usare la street art per le proprie produzioni o promozione lavorando nel rispetto dell’autorialità e possibilmente in sintonia con un entourage competente.